Hai subito una rottura del legamento crociato anteriore (LCA)? Sei spaventato e preoccupato perché non sai che cosa ti aspetta? Il nostro consiglio è di mantenere la calma, considerare che non si tratta di un infortunio grave ma di una situazione che richiede attenzione e cura della propria persona per un po’ di tempo. Inoltre non è necessario decidere immediatamente se operare o non operare, perché l’intervento può essere anche programmato dopo qualche mese senza che ciò crei svantaggi.
La rottura del legamento crociato anteriore (LCA) è molto frequente specie in chi pratica sport di alto impatto come il calcio, lo sci, il volley e il basket.
I sintomi della rottura del legamento crociato anteriore (LCA) possono variare in modo significativo da paziente a paziente; il quadro tipico prevede un dolore intenso, gonfiore molto marcato che insorge rapidamente e sensazione di cedimento con importante limitazione funzionale.
La diagnosi si basa sul racconto del paziente e sull’esame clinico che si avvale di opportuni test per valutare la stabilità passiva del ginocchio. Nella maggior parte dei casi viene richiesta una risonanza magnetica (RMN) per valutare anche eventuali lesioni associate a carico dei menischi, dei legamenti collaterali e della cartilagine.
Nel caso di rottura del legamento crociato anteriore (LCA), la scelta tra il percorso conservativo o l’intervento chirurgico è complessa e deve tener conto di numerosi elementi: l’età del paziente, il grado di instabilità, la presenza o meno di lesioni associate e il livello di attività sportiva.
In tutti i casi è fondamentale seguire un appropriato ciclo di riabilitazione.
Fonte: http://www.isokinetic.com
Isokinetic